-Lettera aperta all’ “altro”-
Caro “altro”,
ti scrivo per dirti quello che provo. Sono l’altro che non è diverso da te, sono quello a cui piace vivere la vita, emozionarsi per le cose belle , disperarsi per le tante ingiustizie che esistono, arrabbiarsi con forza. Devi sapere che tutti viviamo i dieci mondi[1].
Chi non ha mai vissuto, anche per poco, nel mondo dell’inferno? Eh si , l’inferno quello stato di vita che è avvolto da infelicità, rancore e rabbia, uno stato autodistruttivo perché in antitesi con la vita.
Chi non ha mai vissuto, anche per poco, nel mondo dell’avidità? Eh si, l’avidità quello stato di vita che è volere sempre di più, non accontentarsi mai e aspirare a quello che non serve, uno stato senza valori dove non si percepisce il proprio essere ma prevale il proprio avere.
Chi non ha mai vissuto, anche per poco, nel mondo di stupidità? Eh si, la stupidità quello stato di vita che è gestito dall’istinto e che spesso non porta alla saggezza delle azioni, uno stato senza ragione e cuore che fa parte dell’essere umano.
Chi non ha mai vissuto, anche per poco, nel mondo di collera? Eh si, la collera quello stato di vita che è insito dentro l’uomo e lo fa diventare arrogante, uno stato che stupidamente porta con sé l’essere servili, egocentrici e presuntuosi, uno stato senza consapevolezza di sé.
Chi non ha mai vissuto, anche per poco, nel mondo dell’umanità? Eh si, l’umanità quello stato di vita che porta con sé la tranquillità e la calma, uno stato che arricchisce il cuore, la mente ed il corpo tutto e con l’educazione fa vivere bene.
Chi non ha mai vissuto, anche per poco, nel mondo dell’estasi? Eh si, l’estasi quello stato di vita che è la gioia di vivere l’effimero e le cose temporanee, uno stato che illude e che spesso acceca per non fare apprezzare il profondo e l’oltre.
Chi non ha mai vissuto, anche per poco, nel mondo di apprendimento? Eh si, l’apprendimento quello stato di vita che fa diventare uomini e donne e prima ancora persone di conoscenza , di cultura e di educazione per vivere in ricchezza, uno stato che può fare solo del bene.
Chi non ha mai vissuto, anche per poco, nel mondo della realizzazione? Eh si, la realizzazione quello stato di vita del meglio di sé per la creazione di opere d’arte, per la scoperta scientifica, per il rispetto della madre terra, uno stato di condivisione universale del bello e del buono delle cose del mondo.
Chi non ha mai vissuto, anche per poco, nel mondo dell’altruismo? Eh si, l’altruismo quello stato di vita che fa essere buoni per bisogno, per missione, per volontà, per sacrificio, per preoccupazione, per sostegno, per benessere, per amore.
..insomma voglio dirti, caro “altro”, che il fine è la vita stessa. Non c’è distinzione alcuna a questo mondo tra me e te. L’essere umano senziente ha le stesse caratteristiche e necessità di qualsiasi altro essere umano senziente. Questa mia è rivolta a te ed anche a me ed a tutti onde farla diventare un mezzo per comprendere l’armonia dell’universo. Non so se ho usato parole incomprensibili, mi perdonerai. Ho solo cercato parole umane che possano arrivare alla tua mente e al tuo cuore perché prevalga in te e in tutti noi la saggezza.. viva la vita caro “altro”!
Con stima l’ ”altro”.
[1] https://www.sgi-italia.org/daisaku-ikeda/ https://www.sgi-italia.org/i-dieci-mondi-e-il-loro-mutuo-possesso/
“I più grandi vincitori nella vita sono quelli che trionfano come esseri umani, indipendentemente dalla posizione sociale, dalla ricchezza e dagli onori. Voglio tenerlo a mente finché vivrò!” Daisaku Ikeda.