TERRAVECCHIA – A prescindere dall’azione puramente commerciale, un’azienda deve anche interfacciarsi con il territorio in cui opera quotidianamente e strutturare rapporti convenevoli, capaci di creare relazioni e approcci sistematici con i vari sodalizi presenti nell’area di appartenenza. Partendo da questi presupposti l’azienda Feudo Liguori, situata a Terravecchia, piccolo borgo del cosentino, dove da generazioni si coltiva l’ulivo e le vigne, in condizioni climatiche particolarmente vantaggiose grazie agli influssi benefici del sole e del mare, nei giorni scorsi, ha partecipato attivamente alla XX cena sociale dell’Apcc, Associazione provinciale cuochi cosentini. I proprietari dell’azienda portano nel cuore la realtà terravecchiese. Non a caso, gli stessi, hanno scelto come marchio aziendale il cavaliere vincitore del drago che, nella tradizione popolare, è San Giorgio, da cui prende il nome la contrada in cui sorge l’azienda calabrese.
Il consueto appuntamento annuale dell’Apcc ha avuto luogo presso il “Cormorano resort” di Grisolia. Un evento che da un ventennio mira a riunire i soci e le rispettive famiglie in una serata all’insegna della convivialità.
L’evento, particolarmente sentito dai soci, è stato ben strutturato dal presidente Francesco Spina, in collaborazione con la delegazione Riviera dei Cedri. L’occasione ha consentito, fra l’altro, di festeggiare tutti insieme il 35° compleanno dell’Apcc. Trentacinque anni in cui i professionisti della provincia di Cosenza hanno messo le proprie capacità a disposizione della loro terra natia, promuovendo e valorizzando prodotti, territori e tradizioni.
L’iniziativa, dalla valenza anche sociale, ha rappresentato, tra l’altro, l’occasione per insignire, attraverso il conferimento di riconoscimenti di merito, alcuni soci che nel corso degli anni si sono distinti per il proprio operato all’interno dell’Apcc.
Partner beverage della XX cena è stata l’azienda Feudo Liguori. La struttura terravecchiese, con il reparto commerciale e il rappresentante dell’azienda, Saverio Liguori, ha messo a disposizione dei commensali prelibarti vini che, durante la degustazione, sono stati particolarmente apprezzati. D’altronde, la raffinatezza dei prodotti dell’azienda Feudo Liguori è riconosciuta, tant’è che vari ristoratori hanno inserito nella loro carta dei vini la stessa Feudo Liguori. Una struttura, quest’ultima che, guidata Saverio Liguori, insieme al papà Giuseppe, fondatore dell’azienda, nonostante la conduzione di carattere familiare, man mano, sta ampliando ulteriormente i propri contatti, con l’obiettivo di effettuare una politica aziendale capace di andare ben oltre i confini nazionali. Nei giorni scorsi, infatti, Saverio Liguori, è volato a Dubai per un approccio commerciale in ambito internazionale. L’opportunità, cioè, di creare nuovi mercati per il vino calabrese prodotto a Cirò, importante centro del crotonese, noto per la produzione vinicola. (Fonte: Gruppo Gg)