Il seme più importante che si conosce è il grano. Il mondo intero vive di esso e con esso il primo cibo di sostentamento è stato possibile. La storia ci riporta indietro di moltissimi secoli ed è sorprendente come la terra sia stata perseverante e generosa con gli uomini. Infatti, questo seme è di così vitale importanza che oggi non solo ne capiamo veramente l’importanza ma soprattutto ci preoccupiamo di preservarlo e di tenere cura sia delle sue origini che della sua qualità. Nel mondo negli ultimi 20 anni si è sviluppato un fenomeno di forte sfruttamento e di business proprio a danno di questo seme: si tratta del land grabbing e cioè l’accaparramento delle terre a discapito dei popoli e a favore dei proprietari terrieri e di grandi multinazionali che non solo hanno tolto la terra a famiglie intere e anche povere ma hanno anche modificato geneticamente il seme con una coltura contaminata di prodotti chimici a danno dell’uomo. Una grande attivista e sostenitrice di questo seme è Vandana Shiva che ha dato importanza a preservare, alla comprensione, alla tutela e alla salute delle persone tutelando proprio il seme originario. Il seme è uno stato di salute e anche sociale. Nella giornata di domenica scorsa si è svolto un evento di tradizione e di cultura popolare : Le vie del grano, promosso dall’associazione I briganti del Mancuso di Falerna CZ. Si è assistito ad un vero e proprio rito con tanto di spiegazione di quello che accade quando si raccoglie il grano. Prima tappa in un campo di grano dal colore chiaro anzi chiarissimo e con arbusti alti quasi 2 metri. Ascoltare cosa un tempo si faceva per sostentamento è stato un divenire di emozioni. Un tempo in questi campi l’unità di misura era ” la manata”. La raccolta era fatta con appositi strumenti e con le falci di varia misura e un attrezzo da inserire nelle dita per effettuare il taglio. Poi si continua con la separazione e con la raccolta del seme che messo nelle ciotole viene riposto su delle pietre per poi diventare semola o farina. Come tutti i processi di un tempo la mietitura del grano è una vera e propria festa ed è un rituale che raccoglie la famiglia e gli amici e tutte le persone che insieme si uniscono e riescono a trovare nella fatica la soddisfazione del raccolto e del sostentamento. Il contorno di queste feste è proprio l’unità con intorno la musica popolare e i piatti tipici con le risorse della terra che diventano i prodotti alimentari genuini e di ottima qualità. La tradizione, la cultura , l’unità, la memoria, gli usi e i costumi sono azioni passate e presenti ed abbiamo il dovere morale ed etico di tenerne traccia e di farne sana divulgazione e condivisione affinchè le generazioni non perdano mai la ricchezza delle loro origini.