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TERRE SOCIALI

Terre sociali – Il nostro territorio sembra che viva in un modo rallentato e che la sua valorizzazione è sempre più affidata alla brava gente e a coloro che con il territorio devono vivere, convivere e ‘campare’. Sono qui a scrivere di nuovo della mia terra e nonostante ci sono, ed in varie forme (web, social, media),  fiumi di parole scritte e parlate su di essa, penso che non sia mai abbastanza e che solo attraverso questa attitudine si possa capire e seguire una via.

La via è senza dubbio da ricercare nella volontà di ognuno di noi che coscientemente o incoscientemente dà un ruolo al proprio agire. Credo nelle buone azioni sociali ed è per questo che, per studi fatti e per esperienza, voglio esprimere la mia opinione.

Le buone prassi sono un esempio da riportare e dalle quali trarre beneficio. Molti giovani hanno sicuramente tante buone iniziative e tanta voglia di fare e lo vediamo ogni giorno come si spendono, spesso senza alcun ritorno, per difendere e valorizzare il loro luogo o meglio i loro luoghi intesi anche come ‘#terre sociali’.

Le nostre ‘#terre sociali’ sono quei posti che vivono nelle nostri menti e nei nostri cuori ma che devono confrontarsi con la fisicità del luogo e la realtà della vita.

Incontri, collaborazioni e confronti mi hanno portato a scoprire che le ‘#terre sociali’ vivono di  idee associate ai sogni e che sono sicuramente il punto chiave da dove partire. Si sente tanto parlare di fare, agire e di valorizzare ma, a modesto parere, tutte queste azioni devono prendere forma dall’idea e dal volere credere e realizzare dei sogni. Spesso in molte azioni tutto sembra prendere forma ma in realtà tutto svanisce perché non supportato dalla creatività e fattività progettuale scaturita dall’ idea.

Tempo fa ad un convegno ho potuto rendermi conto del valore dell’idea che vive in ognuno di noi e soprattutto delle giovani menti talentuose, le quali con forza non vogliono arrendersi all’intorpidimento della volontà. Incontro con Riccardo Luna e la Repubblica delle idee (http://www.repubblica.it/la-repubblica-delle-idee/roma2016/ )   a Matera con Startup Calabria

( http://www.startupcalabria.com/ )  (https://www.youtube.com/watch?v=GsCQGhWjuW0 ) , dove due giovani startupper calabresi G. Naccarato e S.Vena http://www.repubblica.it/next/2014/04/11/news/gli_open_data_ci_cambiano_la_vita_anche_nel_turismo-83307083/  hanno vinto con la loro idea Viaggiart. (http://www.viaggiart.com/it/ ).

E voglio anche menzionare altre idee  “Dreaming South”  (Startup Calabria e il marketing territoriale http://www.startupcalabria.com/marketing-territoriale-dreaming-south-allauditorium-amarelli/ ); un progetto virtuale tramutato in prodotto web per esportare non solo le bellezze dei nostri territori ma anche le emozioni e le risorse e “#invasionidigitali” con Startup Calabria (http://www.invasionidigitali.it/). Sicuramente un modo nuovo e aggiuntivo alle iniziative di ognuno e di ogni comunità che lo attua. Certo è, anche, importante sapere fare Rete: una cammino tracciato e tracciabile nelle menti della gente per attuare valore sociale ed economico alle nostre vite vissute su ‘#terre sociali’.

Condividendo questo pensiero, vorrei dare solidarietà a quelle piccole formiche (grande ingegno e laboriosità) che ogni giorno lavorano in questa direzione. Nella nostra cittadina e non solo ci sono tanti esempi di giovani e di persone che attutano le ‘best practice’ (le azioni migliori possibili) e che valorizzano il territorio tra mille difficoltà.

terre sociali

Teresa Sicoli